Valorizzazione dei territori montani, sette deputati del Partito Democratico presentano una interrogazione

Valorizzazione dei territori montani, sette deputati del Partito Democratico presentano una interrogazione

L’UNCEM dà il pieno sostegno all’iniziativa: “E’ un momento importante, serve coesione e progettualità”, così il presidente Giurlani

Montagna: “Necessario Rifinanziare la Legge 97 del 1994 e potenziare l’azione delle Unioni dei Comuni Montani per lo Sviluppo”
Interrogazione di sette Deputati al Ministro Trigilia. Pieno sostegno di UNCEM Toscana

Una nuova valorizzazione socio-economica dei territori montani, grazie al potenziamento in tutt’Italia delle Unioni dei Comuni Montani e al rifinanziamento dalla legge 97 del 1994.

È quanto hanno chiesto sette Deputati del Partito Democratico – Gianluca Benamati, Enrico Borghi, Andrea De Maria, Marilena Fabbri, Caterina Bini, Davide Baruffi, Lorenzo Basso – che hanno depositato in Commissione Ambiente, Lavori Pubblici, Territorio un’Interrogazione rivolta al Ministro per la Coesione Territoriale Carlo Trigilia.

I Parlamentari evidenziano quanto sia “necessario riavviare un’azione di sviluppo integrato rivolta alla montagna, area che soffre di barriere strutturarli non solo di natura geografica”. Le Unioni dei Comuni Montani sono lo strumento – scrivono i Deputati – per organizzare lo sviluppo delle Terre Alte, ai sensi dell’articolo 44 della Costituzione.

“Uno Stato è moderno, avanzato – spiegano – anche se riparte delle specificità dei territori peculiari come quelli montani e rurali, ma serve un nuovo patto tra aree urbane e montagna, tra territori solidali e non concorrenti e serve un’armonizzazione normativa nazionale, per il passaggio dalle Comunità montane alle Unioni montane”.

Nell’interrogazione al Ministro Trigilia, si propone un “piano integrato per le aree rurali montane, al pari del ‘Piano città’ realizzato negli anni scorsi, perché solo così si può articolare una vera politica di intervento organica ed efficace su quei territori”.

Un’azione moderna, strutturale per tutto il Paese – il 54% del territorio italiano è considerato montano, per oltre 10milioni di abitanti -, come già hanno fatto altri Stati europei, che hanno individuato nelle Terre Alte un punto di forza, da sostenere e promuovere.

Un’azione che – si legge nell’interrogazione – ha visto nell’ultimo decennio come forte animatore l’Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, presente in tutte le regioni con le proprie Delegazioni.

Il lavoro di Uncem è stato condiviso efficacemente dal 2011 con Anci, grazie a un legame e a un’interazione sulle azioni e sui progetti politici, istituzionali, economici, sociali per dar voce e potenziare i territori montani.

“Per agevolare lo sviluppo – spiegano i sette Parlamentari del Pd – occorrerebbero nuove misure mirate al sostegno specifico delle Terre Alte – per favorire nuove attività commerciali e imprese, nel quadro di una più ampia politica nazionale volta alla ripresa economica”.

“La legge 97 del 1994 è tutt’ora in vigore – affermano Andrea Cirillo, Vice Presidente Vicario Uncem Nazionale e Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte – e deve essere rifinanziata”.

“Anche UNCEM Toscana con tutte le altre Delegazioni italiane si unisce alla richiesta dei Deputati al Ministro” – commenta il Presidente UNCEM Toscana Oreste Giurlani.

“È un momento importante – aggiunge – perché le sfide e le opportunità delle aree montane entrano con forza e determinazione nelle Aule parlamentari per far cresce coesione e progettualità in aree in passato troppo spesso non adeguatamente sostenute. La montagna toscana, rappresenta una grande risorsa per lo sviluppo socio economico, ed è anche modello di riforma istituzionale”.

Pubblicato su: gonews.it

Fonte: UNCEM Toscana


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