Sicurezza per la Stazione di Bologna

Sicurezza per la Stazione di Bologna

Interrogazione On. Fabbri, On. Lenzi. Stop al degrado e all’insicurezza nella Stazione.
Le Parlamentari del PD, On. Donata Lenzi ed On. Marilena Fabbri, hanno presentato al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti una INTERROGAZIONE
per sapere cosa intende fare per garantire la sicurezza degli utenti della Stazione di Bologna e dei lavoratori interessati e per affrontare per quanto di sua competenza il problema delle condizioni minime di decoro, igiene e sicurezza pubblica.
Il tema è emerso ancora una volta in questi giorni, ed è apparso anche sulla stampa che ha dato notizia del degrado e della perpetuazione di reati commessi nell’area della Stazione ferroviaria di Bologna.
Così le Parlamentari lo descrivono:
“La Stazione ferroviaria di Bologna è fra le maggiori in Italia, servita da treni nazionali ed internazionali.
Come stazione di transito la sua posizione ne fa la convergenza di molteplici linee di interesse primario nazionale.
Ne consegue che si trova ad essere frequentata giornalmente da un numero molto elevato di persone tra pendolari, lavoratori e turisti.
Purtroppo però si affollano anche persone che bivaccano ed importunano, che fanno accattonaggio o peggio spacciano droghe.
Secondo i sindacati dei ferrovieri al piazzale Est dalle 22 della sera alla mattina bivaccano da tempo circa 30 persone, si fanno la doccia con l’acqua con cui si riempiono i serbatoi dei treni, completamente nudi, dormono nei sottopassi, usano i bagni del personale di servizio. Il Piazzale ovest invece risulta essere in mano ai pusher e ai questuanti che molestano i turisti. Inoltre presentando numerose vie di fuga risulta il settore più pericoloso.
La parte dei binari e del transito dei passeggeri è invece territorio di giovani Rom che si offrono come facchini a pagamento spesso esercitando una forma di insistenza e di pressione che viene lamentata in particolare dalle passeggere.
A nulla pare servire la presenza del personale di protezione aziendale di Ferrovie che percorrono i sotto-passi insieme agli agenti di polizia.
La stazione Alta Velocità non è immune da questi episodi. Il problema si acuisce se si pensa che le possibilità di azione per gli agenti della Polfer sono limitate dal fatto che al piano dei binari, le loro radio non hanno il segnale.
Al proposito, una soluzione potrebbe essere la realizzazione una struttura fissa che ospiti gli agenti nel settore dell’Alta Velocità, per evitare che, dopo un fermo, essi debbano percorrere centinaia di metri a piedi, risalendo fino alla postazione della Polfer.
E’ grave il problema igienico-sanitario, oltre a quello della sicurezza per i passeggeri e per i lavoratori e le lavoratrici.
Così la Stazione trasmette un’immagine negativa che danneggia la città ed oscura il valore e le caratteristiche dell’essere grande e nuova”.
Donata Lenzi, Marilena Fabbri
24 Luglio 2017


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