Alle componenti della Conferenza Donne PD Bologna
Carissime,
a quanto pare quest’anno per l’8 marzo dobbiamo tornare a lottare affinché nella nuova Legge elettorale in discussione alla Camera (la discussione riprenderà lunedì) vengano inseriti e approvati meccanismi che tutelino un’ equa rappresentanza tra donne e uomini, così come sancisce l’articolo 51 della nostra Costituzione.
Se purtroppo si deve ancora combattere, ne prendiamo atto e -benissimo- lo facciamo, almeno per quello che mi riguarda.
Per questo vi invito a sottoscrivere e a diffondere la lettera aperta che mi arriva dalla Coordinatrice nazionale Roberta Agostini e dall’Onorevole Marilena Fabbri. La trovate di seguito.
Per aderire basta scrivere a questo indirizzo mail: federica.mariotti@camera.it.
Inoltre ci chiedono di fare maggiori pressioni inviando la stessa lettera alle Deputate PD, ai componenti della segreteria nazionale PD e al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Ancora di seguito trovate tutte le mail, in modo da fare un semplice copia e incolla.
Su twitter è stato aperto l’account @paritàdigenere, rilanciamo l’appello anche lì e su facebook!
è davvero necessario che tutte le donne si facciano sentire.
Si tratta di un passaggio politico cruciale e delicato che connoterà le regole del nostro sistema di rappresentanza per lungo tempo e quanto dobbiamo rilevare e far notare è che, oltre ai dettami costituzionali da rispettare (non si tartta di chiedere quote!!) sarebbe davvero grave che nella Legge elettorale non si pensasse alla democrazia paritaria, laddova la Legge 215/2012 prevede la doppia preferenza di genere per le elezioni amministartive e in molte Regioni si stia lottando per introdurre il medesimo meccanismo, compresa l’Emilia-Romagna che a breve iniziaerà l’iter di approvazione della Legge quadro pe rla Parità e contro le discriminazioni di genere, attenta a nche a questo aspetto.
La lettera:
“In queste ore si sta discutendo alla Camera la nuova legge elettorale, un traguardo importante ed atteso da parte dei cittadini e delle cittadine italiane.
Siamo consapevoli dell’importanza e della necessità di approvare nuove regole che presiedano al buon funzionamento della nostra vita democratica e che definiscano la rappresentanza e l’efficienza del nostro sistema politico.
Siamo altresì convinte che non sia possibile varare una nuova legge senza prevedere regole cogenti per promuovere la presenza femminile nelle istituzioni e per dare piena attuazione all’articolo 3 e all’articolo 51 della Costituzione.
Per questo abbiamo sottoscritto in maniera trasversale alcuni emendamenti. La nostra convinzione è che l’intesa politica raggiunta possa guadagnare in credibilità e forza da una norma capace di collocare il nostro Paese tra le migliori esperienze europee.
La responsabilità della politica sta ora nel trovare una soluzione ad una questione di civiltà e di qualità della democrazia che troverebbe il favore non solo delle donne, ma di tutti i cittadini che hanno fiducia nelle nostre istituzioni e nella possibilità di renderle migliori.”