Lo scorso luglio ho presentato questa interrogazione in merito alle violenze di genere, ho recentemente ottenuto la risposta che pubblico di seguito.
Interrogazione a risposta in commissione 5-03169
presentato da
FABBRI Marilena
testo di
Lunedì 7 luglio 2014, seduta n. 258
FABBRI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
il Parlamento nei mesi scorsi ha approvato la legge di autorizzazione alla ratifica della Convenzione di Istanbul, a cui ha fatto seguito l’approvazione della legge n. 119 del 2013, la cosiddetta legge contro il femminicidio;
nonostante le norme approvate e l’attenzione mediatica sull’argomento continua ad aumentare il numero delle donne uccise dai loro mariti o compagni;
a parere dell’interrogante questo dramma nasconde un grande vuoto sociale e culturale da colmare attraverso l’insegnamento al rispetto ed al valore della persona, in modo da creare nuove generazioni, ma non solo, consapevoli del senso del rapporto donna-uomo, di cosa significa il rispetto, l’amore, il sesso, la dignità della persona;
l’articolo 5 del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 119 del 2013 del 15 ottobre 2013) prevede l’elaborazione di un piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere da parte del Ministro delegato per le pari opportunità;
tra i punti del piano indicato all’articolo 5, lettera c) è prevista la promozione di un’adeguata formazione del personale della scuola alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere, e nell’ambito delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, delle indicazioni nazionali per i licei e delle linee guida per gli istituti tecnici e professionali, nella programmazione didattica curricolare ed extracurricolare delle scuole di ogni ordine e grado, la sensibilizzazione, l’informazione e la formazione degli studenti al fine di prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche attraverso un’adeguata valorizzazione della tematica nei libri di testo;
è necessario promuovere attraverso l’educazione scolastica cambiamenti nei comportamenti socioculturali delle donne e degli uomini, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull’idea dell’inferiorità della donna o su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini;
la scuola infatti può ben rappresentare il primo e più significativo ambito nel quale realizzare la prevenzione e l’educazione attraverso l’introduzione all’interno dei programmi scolastici di ogni ordine e grado dei materiali didattici su temi quali la parità tra i sessi, i ruoli di genere non stereotipati, il reciproco rispetto, la soluzione non violenta dei conflitti nei rapporti interpersonali, la violenza contro le donne basata sul genere e il diritto all’integrità personale, appropriati al livello cognitivo degli allievi –:
in che modo si intenda dare attuazione alla lettera c), dell’articolo 5 del decreto-legge n. 93 del 2013, relativo nel piano antiviolenza in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico 2014-2015. (5-03169)
5-03169 Fabbri: Su un piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere da parte del Ministro delegato per le pari opportunità, da attuare in particolare nelle scuole.
TESTO DELLA RISPOSTA
L’Onorevole interrogante chiede notizie in merito all’attuazione di quanto disposto dal comma 2, lettera c) dell’articolo 5 del decreto-legge n. 93 del 14 agosto 2013 relativamente all’elaborazione di un «Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere» con particolare riguardo alle misure di contrasto alla violenza perpetrata sulle donne.
Si precisa in primo luogo che l’elaborazione di tale Piano è stata affidata ad una task force interistituzionale composta da tutti i Ministeri interessati, dai rappresentanti della Autonomie territoriali e dal mondo dell’associazionismo, coordinata dal Dipartimento per le pari opportunità.
A tale scopo sono stati costituiti sette sottogruppi tematici con il compito di formulare delle proposte. Il MIUR è stato individuato quale capofila e coordinatore del sottogruppo dedicato al tema «Educazione» e ha prodotto un documento, inviato al Dipartimento per le Pari Opportunità con nota del 1° dicembre 2014, nel quale vengono presentate diverse misure.
In particolare, gli obiettivi individuati da questo Ministero per promuovere i necessari cambiamenti socio-culturali volti al superamento dei fenomeno della violenza sulle donne, possono essere così riassunti:
Formazione del personale docente e dirigente;
Sensibilizzazione e fondazione degli studenti attraverso l’elaborazione di un Documento che solleciti tutte le istituzioni scolastiche ad una riflessione e ad un approfondimento sui temi legati, tra le altre cose, alla violenza sulle donne, fornendo così un riferimento per l’elaborazione del proprio curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa;
Avvio di un tavolo tecnico con l’Associazione italiana editori (AIE) finalizzato alla riflessione sull’uso del linguaggio e sulla conoscenza delle origini delle forme di stereotipo e del loro significato discriminatorio nei diversi contesti di studio, di vita e di lavoro;
Azioni di sensibilizzazione su tutto il territorio attraverso l’istituzione di un sistema di governance territoriale a supporto delle attività di educazione alle pari opportunità, di prevenzione e di contrasto della violenza attraverso il coinvolgimento dei Centri Territoriali di Supporto (CTS) presso gli Uffici Scolastici Regionali.
Tra le altre forme di intervento proposte, si citano l’emanazione di un bando nazionale volto a favorire la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione che abbiano come obiettivo il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e alla violenza domestica, l’ideazione di una campagna di comunicazione nazionale per avversare attraverso i social network e i new media l’immaginario stereotipato che viene proposto promuovendo una nuova visione di genere, contrario a ogni forma di violenza e al rispetto della peculiarità di ciascuno.
Il MIUR sta avviando l’istituzione dei tavoli tecnici che realizzeranno i citati progetti, in attesa di una loro definitiva approvazione da parte del Dipartimento per le Pari Opportunità. È stata, infatti, avviata una Consultazione pubblica dal 10 dicembre al 10 gennaio 2015 attraverso la quale si potrà fornire un utile contributo sulle linee di azione contenute nel piano.
Ciò premesso, si ricordano alcune iniziative già promosse dal MIUR a livello nazionale sui tema:
la «Settimana nazionale contro la violenza e la discriminazione», rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado;
in occasione della Giornata Internazionale della Violenza sulle Donne – il 25 novembre – il MIUR ha promosso, attraverso il linguaggio teatrale, una serie di iniziative su questi temi tra le quali, per l’anno scolastico 2013/2014, una rassegna di spettacoli che si è tenuta in diverse città italiane con la partecipazione degli studenti di ogni ordine e grado;
inoltre, il MIUR, sotto il Patronato del Presidente della Repubblica, da sette anni indice il concorso nazionale «Donne per le Donne» rivolto anch’esso a tutte le scuole di ogni ordine e grado. Concorso finalizzato a focalizzare l’attenzione degli studenti sul ruolo delle donne nella società contemporanea.
Alla luce di quanto sopra, in linea con la proprio mission istituzionale, e con le indicazioni europee, il MIUR è impegnato a porre in essere tutte le misure che rispondono alla sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne.