Interrogazione: Omogeneizzazione e statalizzazione delle scuole dell’infanzia nell’Unione Reno Galliera

Interrogazione: Omogeneizzazione e statalizzazione delle scuole dell’infanzia nell’Unione Reno Galliera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08666
presentato da
FABBRI Marilena
testo presentato
Giovedì 12 maggio 2016
modificato
Mercoledì 18 maggio 2016, seduta n. 627
  FABBRI, PAOLA BOLDRINI. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
le scuole materne statali, oggi denominate scuole dell’infanzia, sono state istituite in Italia nel 1968 con la legge n. 444. Le scuole dell’infanzia statali sono amministrate da una direzione didattica, che provvede a garantire il personale docente e ausiliario, a garantire il funzionamento educativo del servizio. Ai comuni compete la fornitura dell’edificio, degli arredi e delle attrezzature, le spese di funzionamento e i servizi di trasporto e di mensa. In diversi comuni italiani molte sezioni non sono nel tempo transitate nella gestione statale ma rimaste nella gestione diretta comunale;
nel corrente anno scolastico ha preso avvio nel territorio dell’Unione dei comuni Reno Galliera (BO), un processo di statalizzazione nonché di ampliamento dell’offerta formativa di scuola dell’infanzia che ha interessato i comuni di San Giorgio di Piano, di Galliera e di Castello D’Argile;
nei suddetti comuni è infatti presente la seguente situazione:
a) scuola dell’infanzia comunale paritaria di S. Giorgio di Piano: sono presenti 5 sezioni di cui 1 a gestione diretta con personale comunale, 2 in appalto alla cooperativa Dolce, 1 con insegnanti statali e 1 mista con personale comunale e statale;
b) scuola dell’infanzia comunale paritaria di Galliera: sono presenti 2 sezioni di cui 1 mista con personale statale e comunale, e 1 sezione tutta in capo all’Unione Reno Galliera gestita con appalto alla cooperativa Dolce;
c) scuola dell’infanzia parrocchiale di Venezzano (Castello d’Argile): sono presenti 1 sezione di 26 bambini (medi/grandi), 1 sezione di 12 bambini (piccoli);
le sezioni paritarie prevedono il pagamento di una retta, mentre quelle a gestione statale sono gratuite per gli utenti ad eccezione degli eventuali servizi di trasporto e di refezione scolastica fruiti;
le note difficoltà delle entrate economiche finanziarie dei comuni ed il calo di iscrizioni alle scuole dell’infanzia paritarie, pari al 30 per cento rispetto allo scorso anno, vanno a gravare su una situazione economica già difficile;
da questo quadro, a detta dei sindaci dei rispettivi comuni, emergerebbero numerose criticità:
a) due situazioni a «gestione mista» (Galliera e S. Giorgio di Piano) avrebbero determinato un trattamento differenziato da punto di vista della contribuzione economica degli utenti a seconda della qualità della sezione frequentata, pur all’interno dello stesso plesso, con possibili ripercussioni sulla coerenza pedagogica e della qualità dell’offerta formativa;
b) le gestioni miste hanno richiesto inevitabilmente la rivisitazione delle rette con esiti che aggravano ulteriormente i bilanci comunali. Il comune di Galliera ha introdotto una riduzione della retta per entrambe le sezioni e il comune di S. Giorgio di Piano ha introdotto una differenziazione della retta dal momento che risultava insostenibile omogeneizzare tutte le rette al solo costo del pasto per 5 sezioni:
c) si registra la difficile sostenibilità economica della situazione della scuola parrocchiale di Venezzano;
d) si assiste a un disagio economico tangibile per molte famiglie che non riescono ad affrontare l’onere economico della retta scolastica delle paritarie con il conseguente ingresso alla scuola primaria senza alcuna scolarizzazione;
si riscontrano: promiscuità del personale; trattamenti economici nonché orari di lavoro differenti per il personale scolastico, disparità di trattamento per i cittadini (chi paga la retta e chi non la paga perché il servizio è gratuito in quanto statale);
favorire il processo in atto di statalizzazione della scuola d’infanzia, a parere dell’interrogante, produrrebbe un vantaggio economico per le amministrazione comunali, privandole così dell’esborso dovuto al sostegno economico del corpo docente ed ausiliario, che verrebbe trasferito allo Stato e che potrebbe essere investito per ampliare il servizio scolastico (apertura di nuove sezioni laddove sussistano liste d’attesa) e per offrire alla cittadinanza-utenza l’utilizzo del servizio scolastico in forma gratuita;
la statalizzazione della scuola dell’infanzia eviterebbe, inoltre, delle disparità tra un territorio e un altro visto che molti comuni limitrofi hanno intrapreso questo processo. Dal punto di vista economico, infatti, per le molte famiglie, anche senza lavoro, farebbe un’enorme differenza;
visto lo stato finanziario in cui versano i comuni, congiuntamente agli oneri che gli stessi devono continuare a sostenere in un generale contesto economico di aumentata criticità, l’attuazione del processo di statalizzazione suddetto produrrebbe un maggiore grado di integrazione scolastica, funzionale all’accrescimento del beneficio ottenibile dagli utenti dei comuni fruitori dei servizi scolastici in questione –:
se sia a conoscenza della situazione citata in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per uniformare l’offerta scolastica dell’infanzia sul territorio in questione nell’ambito di un processo di statalizzazione.

Testo della risposta:

Fabbri: Sulle scuole dell’infanzia nel territorio dell’Unione dei comuni Reno Galliera (BO).
TESTO DELLA RISPOSTA
  Con l’interrogazione in atto si sollecita il completamento del processo di statalizzazione delle scuole dell’infanzia ubicate nel territorio dell’Unione dei comuni Reno Galliera, in provincia di Bologna, al fine di uniformare l’offerta scolastica nel suddetto ambito, resa difficoltosa dalla situazione in cui versano gli enti locali che gestiscono in proprio talune delle scuole citate.
  Sulla questione sono state richieste informazioni all’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, il quale ha comunicato quanto segue.
  Negli ultimi 2 anni, anche a seguito delle richieste degli amministratori locali e dell’Unione dei comuni pianura-nord, il competente Ambito territoriale di Bologna ha sostenuto il processo di statalizzazione delle scuole dell’infanzia comunali di San Pietro in Casale e San Giorgio di Piano.
  Più nel dettaglio, nell’anno scolastico 2015/2016 sono stati assegnati all’Istituto comprensivo di San Giorgio di Piano 3 posti, dei quali 2 per il funzionamento di una sezione dell’infanzia ad orario normale e 1 per una sezione ad orario ridotto. Nel corrente anno è stato poi aggiunto un ulteriore posto per il completamento della sezione a orario ridotto.
  All’Istituto comprensivo di San Pietro in Casale è stato attribuito, sempre nell’anno 2015/2016, un posto per statalizzare una sezione ad orario ridotto. Anche in questo caso è stato assegnato un ulteriore posto nell’anno 2016/2017, che ha consentito la conferma ed il completamento per l’intero orario di detta sezione.
  L’U.S.R. ha confermato che altri comuni hanno formulato analoghe richieste di statalizzazione, rappresentando peraltro l’impossibilità di procedere al loro accoglimento a causa della necessità di rispettare gli obiettivi di organico normativamente fissati e ripartiti tra le regioni con lo schema di decreto interministeriale allegato alla nota del MIUR – Direzione generale per il personale scolastico prot. n. 11729 del 29 aprile 2016.
  Ciò posto, il sopra citato Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna ha assicurato che continuerà a seguire anche in futuro con la massima attenzione la situazione prospettata dall’On.le interrogante, compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili.


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