Interrogazione: Il destino della Selcom di Castel Maggiore

Interrogazione: Il destino della Selcom di Castel Maggiore

Interrogazione a risposta in commissione 5-09848
presentato da
FABBRI Marilena
testo presentato
Venerdì 21 ottobre 2016
modificato
Mercoledì 26 ottobre 2016, seduta n. 699
  FABBRI, BENAMATI, ANZALDI, ARLOTTI, BARUFFI, BERGONZI, PAOLA BOLDRINI, BOLOGNESI, BRATTI, DE MARIA, MARCO DI MAIO, GANDOLFI, GHIZZONI, INCERTI, IORI, LATTUCA, LENZI, PATRIZIA MAESTRI, MARCHI, MONTRONI, PAGANI, GIUDITTA PINI, RICHETTI, ROMANINI, TINAGLI, ZAMPA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
il gruppo Selcom si occupa di sistemi elettronici di grande specializzazione, producendo schede elettroniche e sistemi di automazione industriale per aziende come Gd, TetraPak, Bosch e Toyota;
il gruppo conta 770 dipendenti in varie sedi in tutta Italia e quasi la metà dei lavoratori, 360, è impiegata nella sede di Castel Maggiore (Bologna);
in questi giorni la stampa e le organizzazioni sindacali indicano e confermano notizie sulla crisi del gruppo Selcom, a rischio di fallimento per ragioni economiche;
lo stabilimento di Castel Maggiore risulta godere di commesse ed essere il traino anche finanziario per il gruppo;
da quanto riportato dalle fonti indicate sembra che sussistano positive prospettive aziendali e di continuità dell’attività produttiva di Selcom, mentre i maggiori problemi siano riconducibili a una evidente crisi di liquidità;
la situazione debitoria sembra infatti derivante, non da una crisi di fatturato, che continua ad essere significativo, né da mancanza di redditività, ma, ad avviso dell’interrogante da una poca attenta gestione dell’azienda, che ha portato al mancato rispetto degli accordi con il sistema bancario;
sono altresì in corso tentativi di cessione almeno di un ramo d’azienda, per poter migliorare la posizione finanziaria;
i lavoratori hanno manifestato, con uno sciopero promosso dalle organizzazioni sindacali di riferimento, tutte le loro giuste preoccupazioni;
la regione Emilia-Romagna, la città metropolitana di Bologna ed il comune di Castel Maggiore sono impegnati a mettere in campo le iniziative possibili, prima di tutto a tutela dei lavoratori;
il 30 settembre 2016 il nuovo advisor del gruppo ha ufficialmente comunicato l’avvenuto deposito della richiesta di tre distinte procedure di concordato in bianco presso il tribunale di Bologna, formalizzando così, l’avvio di una procedura che, per i prossimi 120 giorni, consentirà il congelamento d’ogni debito e la ricerca, attraverso un procedimento ad evidenza pubblica, di possibili interessi per l’affitto/l’acquisizione dei siti aziendali privi di situazioni debito;
il 19 ottobre 2016 si è tenuto al Ministero dello sviluppo economico un tavolo di confronto tra le parti –:
quali iniziative intenda mettere in campo per sostenere la continuità produttiva dell’azienda e la salvaguardia di posti di lavoro ad alta competenza e specializzazione. (5-09848)

TESTO DELLA RISPOSTA CONGIUNTA
  Si risponde congiuntamente agli atti in parola, avendo gli stessi analogo argomento, rappresentando quanto segue.
  Numerosi incontri si sono tenuti presso il Ministero dello sviluppo economico per una verifica delle condizioni economiche e produttive nonché delle prospettive occupazionali (sono oltre 900 gli addetti) del Gruppo Selcom, maggiore azienda italiana di tecnologia elettronica per i settori automotive, elettrodomestici e automazione.
  Nel corso degli incontri era stata evidenziata, a fronte di un importante recupero di efficienza, il permanere di una criticità finanziaria.
   Il Ministero dello sviluppo economico unitamente, alle istituzioni regionali presenti e a tutti i partecipanti coinvolti dalla problematica, avevano ribadito la necessità di salvaguardare la presenza industriale italiana nel settore della componentistica elettronica.
  Successivamente, come peraltro noto agli interroganti, il Tribunale di Bologna ha ammesso la società alla procedura di concordato preventivo e al conseguente bando di gara.
   Il Commissario giudiziale della società Selcom Elettronica S.p.a. comunicò che il citato Tribunale con proprio decreto del 17 marzo 2017, aveva disposto – l’avvio di un procedimento competitivo di cui all’articolo ex 163-bis della legge fallimentare, finalizzato all’individuazione di eventuali interessati all’acquisto dell’azienda di proprietà di Selcom Elettronica S.p.a. e costituita dal complesso aziendale esercente l’attività di progettazione, produzione e vendita di prodotti elettronici ed elettromeccanici ed in particolare di schede elettroniche, inclusa la partecipazione totalitaria nella società Selcom Electronics (Shanghai) Co. Ltd, con sede in Shanghai-China.
  Il procedimento competitivo si è concluso con l’aggiudicazione, al prezzo di Euro 30.700.000, del suddetto complesso produttivo alla società Eiso1 S.r.l., società partecipata dal Gruppo Avenue Capital – uno dei maggiori operatori mondiali nel settore degli investimenti, con sede principale in New York e uffici in Londra, Lussemburgo, Madrid, Milano, Monaco e in Asia – e da Europa Investimenti S.p.a.
  La predetta cessione d’azienda interesserà l’intero organico composto da 317 lavoratori dipendenti occupati presso gli stabilimenti di Castel Maggiore (BO).
  L’atto notarile di compravendita dell’azienda è fissato per il giorno 1o giugno 2017.
  Sarà cura del Ministero dello sviluppo economico continuare a monitorare la vicenda e aggiornare tale nota informativa qualora intervenissero elementi di novità.


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