E’ stato approvato un ordine del giorno da me presentato che impegna il Governo a fornire scadenze certe per i trasferimenti agli altri enti dello Stato e permette la compensazione di quanto dovuo tra enti.
Ecco il testo:
La Camera,
premesso che:
i trasferimenti erariali o statali rappresentano l’unica forma di entrata per alcuni enti pubblici o comparti delle forze armate, dell’ordine, del soccorso e della protezione civile, soggetti che svolgono funzioni essenziali per il Paese;
detti trasferimenti di risorse economiche, sovente non sufficienti a finanziare le necessità operative dei richiamati soggetti, anche in relazione agli importi di utenze e tributi che devono sostenere, risultano spesso erogati in ritardo o con frequenza non costante;
pertanto i richiamati soggetti accumulano di frequente ritardi di pagamento verso i loro fornitori, nonché in relazione alla liquidazione dei tributi allo Stato o ad altri enti pubblici, che determinano la maturazione di cospicui interessi di mora, sanzioni ed aggi;
gli interessi, le sanzioni e gli aggi, certificati dall’ente di riscossione, finiscono evidentemente per essere posti a carico del bilancio statale e quindi sostenuti, in ultima istanza, da tutti i contribuenti;
articolo 6 del provvedimento in esame consente l’agevolazione dei carichi affidati agli agenti della riscossione negli anni compresi tra il 2000 e il 2016;
aderendo alla procedura prevista dal richiamato articolo 6 il contribuente può pagare solo le somme iscritte a ruolo a titolo di capitale, di interessi legali e di remunerazione del servizio di riscossione; non sono dovuti dunque le sanzioni e gli interessi di mora;
impegna il Governo:
a valutare l’opportunità di erogare i fondi destinati al pagamento di utenze e tributi, o ogni altro bene o servizio necessario allo svolgimento della funzione assegnata ai soggetti pubblici richiamati in premessa, in tempi congrui e in misura sufficiente a garantire i pagamenti nei termini di legge di cui al decreto legislativo 9 ottobre 2012, n. 192, che recepisce la direttiva comunitaria del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 febbraio 2011 (2011/7/UE);
a valutare l’opportunità di escludere la maturazione delle sanzioni e degli interessi di mora per i debiti maturati tra soggetti pubblici ovvero a definire una procedura atta a compensare tra due enti pubblici i debiti e i crediti reciproci, anche nei casi in cui la compensazione tra debiti e crediti sia possibile solo attraverso una triangolazione con lo Stato, al fine di escludere l’ipotesi di maturazione di ulteriori sanzioni ed interessi di mora dovuta a ritardati pagamenti tra pubbliche amministrazioni.
9/4110-AR/9. Fabbri, Incerti, Arlotti, De Maria, Paola Boldrini, Patrizia Maestri, Marchi.