Disciplina delle professioni di educatore professionale

Disciplina delle professioni di educatore professionale

Approvato in sede legislativa al Senato il pdl recante “Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e pedagogista”.

L’obiettivo principale di questo provvedimento è la valorizzazione delle competenze scientifiche e professionali di educatori e pedagogisti, perché «educatori non ci s’improvvisa» e, per rispondere alle numerose e nuove problematiche dell’ambito educativo, sociale e sanitario, è necessario un alto profilo professionale. Occorre quindi un riconoscimento professionale di questi operatori per «fare uscire dall’ombra, il lavoro prezioso, spesso non riconosciuto o non sufficientemente valorizzato o apprezzato, da essi svolto». È una galassia variegata e professionalmente fragile di circa 200 mila persone, alcune con titolo, altre senza, di una giungla di titoli e ambiti lavorativi che comprende, al suo interno, anche ingiustizie e disparità, di una normativa in materia complessa e, a volte, contraddittoria, che attende da oltre vent’anni di essere rivista e che risulta anche inadeguata, oggi, ai tempi e alle modifiche necessarie alla riorganizzazione dei servizi. Il testo, che nasce dalla collaborazione di tutti i gruppi parlamentari, si è arricchito del contributo di associazioni di educatori e pedagogisti. Queste figure professionali operano negli ambiti dell’infanzia ma anche in tutto l’arco della vita, nei luoghi molteplici della famiglia, della disabilità, dell’immigrazione, del carcere, della tossicodipendenza, delle case famiglia, delle comunità territoriali, della formazione aziendale, dell’inclusione e della tutela dei soggetti fragili e svantaggiati, della promozione del benessere. Con questa proposta di legge si creano le condizioni per produrre un decisivo miglioramento nella qualità dei servizi; si potenzia un’affermazione dei diritti dell’infanzia e una diffusione della qualità della cura educativa per tutte le persone in situazioni di fragilità e per coloro che sono in cammino nei sentieri educativi; inoltre, si afferma la forte volontà di rilanciare i servizi sociali e sanitari, considerando la dotazione nei servizi di adeguate figure professionali.

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