Decreto IMU, accolto un mio emendamento

Decreto IMU, accolto un mio emendamento

Se nel primo provvedimento in materia di sospensione di IMU, era stato accolto un mio ordine del giorno, cofirmato dai colleghi Fiano, Bolognesi, Galli e Rosato, che impegnava il Governo a valutare disposizioni normative atte a considerare le abitazioni principali del personale delle forze armate e delle forze dell’ordine, costretti a spostare la residenza altrove per motivi di servizio, come prima casa, nel decreto IMU, appena pubblicato in gazzetta ufficiale, ne è stata data attuazione piena. L’art. 2 comma 5 prevede infatti che non siano richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica ai fini dell’applicazione della disciplina in materia di IMU concernente l’abitazione principale e le relative pertinenze, a un unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unita’ immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonche’ dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 28, comma 1, del decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139, dal personale appartenente alla carriera prefettizia. Mi ritengo molto soddisfatta dell’attenzione che il G overno ha voluto dare alla questione da me sollevata mesi fa, ponendo così fine ad una ingiustizia che privava i lavoratori appartenenti alle forze armate di poter usufruire delle agevolazioni sulla cosiddetta “prima casa”.


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