STAMPIGROUP: dichiarazione dei Deputati Marilena FABBRI e Gianluca BENAMATI
BENE INTERVENTO GOVERNO. PREOCCUPAZIONE PER SITUAZIONE LAVORATORI
Dopo diversi solleciti è finalmente arrivata in Commissione Attività produttive la risposta alla nostra interrogazione sulla drammatica situazione della Stampigroup. Il Governo, nella persona del Sottosegretario Scalfarotto, ha comunicato che è in corso, presso il Ministero del lavoro, l’istruttoria per la concessione degli ammortizzatori sociali per il periodo febbraio 2016 – febbraio 2017. Al contempo ci ha informato della disponibilità del MISE ad intervenire per la risoluzione della vertenza, pur non essendo pervenuta dalle parti in causa alcuna richiesta di apertura di un tavolo di confronto nazionale.
Abbiamo preso atto della disponibilità manifestata dal Governo ma siamo davvero preoccupati per le condizioni in cui versano gli 83 lavoratori e le loro famiglie, ancora senza stipendio dal febbraio scorso. Esprimiamo sconcerto per il vergognoso atteggiamento della proprietà che, nonostante le condizioni vantaggiose di cui ha goduto negli anni, continua a manifestarsi ostile a qualsiasi soluzione che consenta la salvaguardia delle prospettive produttive e occupazionali nonché il ricorso a qualsiasi ammortizzatore sociale disponibile.
Abbiamo chiesto al Governo che l’istruttoria per la concessione degli ammortizzatori sociali sia conclusa nel più breve tempo possibile e che gli interventi futuri da mettere in campo tengano conto del lavoro già avviato dalla Regione Emilia Romagna che tanto si è spesa per l’istituzione di un tavolo di crisi e per favorire il rilevamento dell’impresa da parte di un imprenditore locale.
Per quanto di nostra competenza continueremo a monitorare gli sviluppi della situazione, al fine di arrivare a una soluzione positiva che dia certezza occupazionale alle famiglie e una prospettiva di sviluppo al territorio di Monghidoro.
Di seguito l’interrogazione e la risposta del Governo
Interrogazione a risposta in commissione 5-08490
presentato da
FABBRI Marilena
testo presentato
Venerdì 22 aprile 2016
modificato
Mercoledì 18 maggio 2016, seduta n. 627
FABBRI , BENAMATI , GNECCHI , LENZI , DE MARIA , BARUFFI , MONTRONI , PAOLA BOLDRINI , PATRIZIA MAESTRI , PAGANI . — Al Ministrodello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali .— Per sapere – premesso che:
la Stampi Group Monghidoro, è un’azienda che produce bobine elettriche, esportate in tutto il mondo per clienti del calibro di Bosch, Atos, Danfoss, O.DE e che, nonostante la continuità delle commesse, da diversi mesi non paga gli operai;
la Stampi Group è stata acquistata nel dicembre 2012 dal gruppo Manacoils a fronte di un incentivo totale di circa 2,5 milioni di euro erogato dalprecedente proprietario, il gruppo Kemet;
dal 19 marzo 2016, gli 83 lavoratori e lavoratrici della Stampi Group Monghidoro, sono in sciopero e hanno allestito un presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda per la quale lavorano, in attesa di ricevere risposte circa il motivo per il quale da ormai due mesi non ricevono lo stipendio;
lo stabilimento è in comodato d’uso gratuito per 99 anni dal comune diMonghidoro e la ditta ha usufruito di 18 mesi di sgravi fiscali per ognuno degli operai contrattualizzati (in totale erano 101 lavoratori);
terminato il periodo di sgravi fiscali, ovvero a metà del 2014, sono iniziati i primi problemi nei pagamenti degli stipendi, fino ad arrivare ad agosto 2015 con 4 mensilità arretrate, rimborsi dei 730 non erogati, fondi pensioni integrativi e contributi INPS non versati;
dopo un periodo di sciopero, la multinazionale Bosch, uno dei principali clienti della Stampi Group, in accordo con i sindacati, si è fatta carico delle pendenze nei confronti dei lavoratori (650.000 euro), garantendo il pagamento degli stipendi fino a febbraio 2016;
nell’arco di questo periodo, la Stampi Group, ha usufruito degli ammortizzatori sociali esistenti (Cassa integrazione guadagni ordinaria; CIG, Contratti di solidarietà) e attualmente ha inoltrato una richiesta di Cassa integrazione guadagni straordinaria per un anno al Ministero del lavoro e delle politiche sociali sospendendo circa 40 operai su 83 giornalmente (di cui 23 a 0 ore) senza nessuna contrattazione sindacale e senza aspettare l’approvazione delle richieste da parte del Ministero;
scaduto l’accordo con la Bosch, nel mese di marzo 2016, nessuno dei lavoratori ha ricevuto il salario dall’azienda;
questa è l’ennesima crisi che colpisce il tessuto industriale dell’Appennino bolognese territorio già fortemente provato dalle vertenze Philips-Saeco, Demm o Dismeco solo per citarne alcune;
l’assessorato alle attività produttive della regione Emilia Romagna ha già convocato due incontri tra proprietà e rappresentanti sindacali, l’ultimo dei quali addirittura disertato dalla proprietà –:
se siano a conoscenza della situazione descritta e cosa intendano fare per garantire i livelli occupazionali ma anche il tessuto produttivo delterritorio.
(5-08490)
5-08490Fabbri: Continuità produttiva e occupazionale dell’azienda Stampi Group Monghidoro.
TESTODELLA RISPOSTA
Nell’attoin parola si fa riferimento alle vicende dello stabilimento della Società Stampi Group Srl con sede a Monghidoro (BO), in particolare alle problematiche legate alla salvaguardia dei livelli occupazionali e al mantenimento della produttività sul territorio.
La Società Stampi Group, come d’altra parte noto, è conosciuta per la produzione di bobine elettriche, anche esportate sul mercato internazionale ed è, altresì, considerata un sito produttivo molto importante per il territorio montano bolognese.
In merito alla questione posta dagli Onorevoli Interroganti relativa alla garanzia occupazionale, il Ministero del Lavoro, sentito al riguardo, ha riferito che la Società in questione ha fatto ricorso all’integrazionesalariale per i propri dipendenti a seguito della sottoscrizione, in data 23 luglio 2015, di un contratto di solidarietà che prevedeva la contrazione oraria per tutti i 100 lavoratori dipendenti.
Con decreto direttoriale del 30 novembre 2015 è stata, per quanto sopra esposto, autorizzata la concessione del trattamento di CIGS per il periodo dal 3 agosto 2015 al 2 febbraio 2016, così come concordato nel sopra citato contratto di solidarietà.
Successivamente, la Società ha inoltrato istanza di accesso alla cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per il periodo dal 3 febbraio 2016 al 2 febbraio 2017. Tale istanza è in corso di istruttoria presso la competente Direzione Generale del Ministero del Lavoro.
Da ultimo, in data 5 maggio 2016 la Società ha comunicato la messa in liquidazione – pur senza ancora la cessazione di attività – e l’apertura delle procedure di mobilità per la gestione del personale in esubero.
Evidenzio che, a tutt’oggi, al Ministero dello Sviluppo Economico non è pervenuta alcuna richiesta di apertura di un tavolo di confronto per l’esame dei problemi segnalati dagli Onorevoli Interroganti.
Pur tuttavia, il MiSE dà la propria disponibilità per qualsiasi futuro intervento si dovesse rendere ancora utile e necessario per la risoluzione della vertenza che, come noto agli Interroganti, è anche all’attenzione delle Autorità locali.