Pubblico il testo dell’interrogazione che ho presentato assieme ad altri colleghi sul caso DEMM e la relativa risposta del Governo:
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09134
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Martedì 12 luglio 2016, seduta n. 652
BENAMATI, DE MARIA, FABBRI e LENZI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
il gruppo Paritel S.p.A. è una holding finanziaria presieduta dall’ingegnere Luca Peli;
tale gruppo comprende aziende operanti nel settore della manifattura metalmeccanica ed è composto da: Demm Spa di Alto Reno Terme (231 dipendenti), Officine Cevolani di San Lazzaro (50 dipendenti a Bologna), Govoni di Ferrara (25 dipendenti), IMT di Casalecchio di Reno (287) dipendenti, di cui 80 a Bologna e il resto a Torino e Alessandria) e Titan di San Marino;
il gruppo è attualmente in amministrazione straordinaria ai sensi della cosiddetta «legge Marzano» per i grandi complessi industriali strategici in situazione di dissesto finanziario, con il Professor Tombari come commissario straordinario;
il commissario avrebbe ritenuto, a quanto consta agli interroganti, di coinvolgere l’ingegnere Peli nella gestione aziendale;
da notizie stampa si evince che la situazione economica e finanziaria di Paritel è iniziata a precipitare a fine 2014, quanto la IMT Spa (partecipata da Paritel Spa al 44,49 per cento, dal Fondo italiano di Investimento Sgr Spa al 30,3 per cento, da OBT International Licensing all’11,34 per cento, da FMT Immobiliare Srl al 6,67 per cento, da Tachella Alberto al 3,33 per cento e da Immobiliare GT Srl al 3,33 per cento), ha presentato alle organizzazioni sindacali un piano di riorganizzazione che prevedeva la specializzazione dei tre stabilimenti ed un esubero di 90 addetti (30 per stabilimento). A novembre 2014 è stato siglato un accordo dove venivano privilegiati gli ammortizzatori conservativi e veniva congelato per un anno il piano di riorganizzazione;
il 31 dicembre 2014 l’azienda è stata dichiarata insolvente dal tribunale di Bologna: questa situazione di insolvenza di IMT Spa ha provocato successivamente una crisi finanziaria per tutte le aziende del gruppo Paritel;
il risultato della crisi finanziaria si è palesato il 26 giugno 2015, con la presentazione delle domande di concordato in bianco per le aziende di gruppo;
l’ipotesi di concordato con ha avuto però l’auspicato riscontro, determinando così l’avvio della procedura di amministrazione straordinaria – già in essere per IMT Spa – per tutte le altre aziende del gruppo;
all’inizio di ottobre 2015 si evince che tutte le cinque società posseggono i requisiti per accedere alla procedura di amministrazione straordinaria;
il 30 ottobre 2015 il Ministero dello sviluppo economico ha fornito parere positivo e il 20 novembre 2015 il tribunale ha dato l’approvazione, quindi tutte le aziende del gruppo sono stato ufficialmente ammesse alla procedura cosiddetta «Prodi-Marzano»;
il 16 marzo 2016 si è svolto al Ministero dello sviluppo economico l’incontro di verifica della situazione relativa al Gruppo Paritel; in quella occasione, il commissario ha illustrato lo stato delle aziende e in particolare, con riferimento ad IMT Spa, ha comunicato l’esistenza di un possibile soggetto acquirente;
sempre durante l’incontro del 16 marzo 2016, con riferimento alle procedure Cevolani, Govoni e DEMM il commissario ha comunicato che i relativi programmi di cessione dovranno essere approvati dal Ministero dello sviluppo economico, dopo che quest’ultimo avrà a sua volta ricevuto il parere da parte del comitato di sorveglianza;
a valle di ciò si potrà procedere ad istruire il bando per la vendita, a cui seguirà il decreto di approvazione da parte del Ministero dello sviluppo economico per l’avvio della procedura di vendita stessa;
per IMT il commissario ha inoltre confermato che la procedura notifica degli aiuti di Stato, di cui è stata presentata domanda per 17 milioni di euro, finalizzato alle garanzie per recuperare la liquidità atta al finanziamento dell’attività corrente, è in via di definizione: a questo proposito ha confermato che è in via di attivazione l’iter per il finanziamento anche per le altre aziende del gruppo;
è chiaro da quanto esposto finora che il grave dissesto finanziario del gruppo Paritel abbia provocato un rallentamento delle attività delle aziende coinvolte che si trovano in crisi di liquidità;
sussiste dunque il concreto rischio di perdita di ordinativi poiché queste aziende dispongono di commesse, ma non della liquidità atta a garantire il regolare processo produttivo;
questo appare particolarmente vero per DEMM di Alto Reno Terme la cui crisi va a colpire un territorio già martoriato dalla vicenda Saeco;
sarebbe in ogni modo auspicabile che la procedura di vendita riesca a proporre agli acquirenti aziende pienamente operanti e che ne consenta la cessione preservandone l’occupazione e le competenze, evitando inoltre la perdita o il ridimensionamento di realtà industriali così importanti e storiche per i territori interessati –:
se quanto riportato in premessa corrisponda al vero e quali iniziative di competenza il Governo stia mettendo in atto per accelerare la conclusione della procedura di vendita, nonché quale sia l’orizzonte degli ammortizzatori sociali operanti e, con specifico riferimento a DEMM, quale sia lo stato della procedura per le garanzie per l’accesso al mercato del credito. (5-09134)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 luglio 2016
nell’allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-09134
La IMT è stata sottoposta alla procedura di Amministrazione Straordinaria ai sensi del decreto legislativo n. 27 del 1999 in data 20 marzo 2015.
In data 26 marzo 2015 è stato nominato, in qualità di Commissario Straordinario, il prof. Umberto Tombari.
Relativamente alla procedura madre IMT, si precisa che il 19 maggio 2015, il Commissario ha presentato un programma di cessione dei complessi aziendali della IMT ai sensi dell’articolo 27 comma 2, lettera a) del citato decreto legislativo. Il programma è stato approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico in data 8 luglio 2015 ed è stato di recente prorogato dal competente Tribunale di Bologna, ai sensi dell’articolo 66 del decreto legislativo n. 270 del 1999, al 7 novembre 2016.
Nell’ambito della fase di gestione dell’esercizio d’impresa, il commissario ha ritenuto di mantenere in azienda con un incarico senza retribuzione, l’ing. Peli, in considerazione della memoria storica che rappresenta per la società. Ogni attività o iniziativa che l’ing. Peli ha condotto nell’interesse dalla IMT è stata monitorata dal Commissario, direttamente e attraverso i suoi collaboratori, come espressamente riferito dallo stesso Commissario fin dal momento della approvazione del programma del procedura.
Attualmente, all’esito di una procedura ad evidenza pubblica avviata fin dall’estate dello scorso anno 2015, si è nella fase conclusiva della vendita dei complessi aziendali facenti capo alla IMT. Infatti, con provvedimento del Ministero dello sviluppo economico in data 28 giugno scorso, il commissario è stato autorizzato ad accettare l’offerta di acquisto dei rami aziendali formulata dalla cordata composta dalle due società Italiane: Jobs Automazioni S.p.A. e Rosa Ermando S.p.A., unica offerta pervenuta.
Quest’ultima prevede l’acquisto di tutti i tre stabilimenti della IMT, due siti in Piemonte in provincia di Torino, ed uno in Emilia Romagna (Bo), salvaguardando livelli occupazionali coerenti con quelli della procedura di amministrazione straordinaria.
Evidenzio che, ai sensi dell’articolo 63 del decreto legislativo n. 270 del 1999 l’acquirente di un’azienda in amministrazione straordinaria deve garantire il mantenimento per almeno un biennio dell’occupazione e rispettare gli impegni del piano industriale presentato a corredo dell’offerta.
In conformità alle disposizioni del decreto legislativo n. 270 del 1999, la procedura di amministrazione straordinaria può essere estesa alle imprese del gruppo insolventi (artt. 80 e segg.).
Per quanto riguarda le estensioni alle imprese del Gruppo IMT è da rilevare che, venuto meno il sostegno finanziario della capogruppo Paritel, nonché a causa dell’inesigibilità dei crediti vantati verso altre aziende del medesimo gruppo già dichiarate insolventi, come peraltro noto anche agli interroganti, sono andate in sofferenza, prima ed in insolvenza poi, le società DEMM, Govoni Sim Bianca Impianti, Cevolani, Paritel e Paritel Immobiliare.
Di conseguenza è stata estesa alla predetta società, su richiesta del commissario straordinario, la procedura di amministrazione straordinaria, con decreti del Tribunale di Bologna, in data 18 ottobre 2015 (DEMM, Govoni Sim Bianca Impianti, Cevolani, Paritel) e 12 aprile 2016 (Paritel Immobiliare). Successivamente il Ministero ha preposto a dette procedure i medesimi organi nominati per la IMT.
Con successivi decreti ministeriali dello scorso mese di aprile 2016 sono stati approvati i programmi delle relative procedure. In particolare, per Cevolani, SIM Bianca Impianti e DEMM sono stati presentati ed approvati programmi di cessione dei complessi aziendali; mentre per la holding Paritel è stato approvato un programma di natura liquidatoria, non essendovi una vera e propria attività industriale da portare a termine. È in corso di approvazione il programma di Paritel Immobiliare.
Recentemente si è conclusa una prima fase del procedimento di vendita per la raccolta di manifestazioni di interesse per la società Cevolani. Per DEMM e Govoni Sim Bianca il Commissario sta ultimando la definizione dei bandi per avviare le procedure di vendita dei complessi aziendali.
Anche per le aziende del Gruppo la durata del programma è di 1 anno (e pertanto, salvo proroghe di legge, i programmi si concluderanno ad aprile 2017).
Con l’apertura della procedura e l’approvazione del programma, prosegue l’attività d’impresa.
Sotto il profilo degli ammortizzatori sociali, i dipendenti delle imprese in amministrazione straordinaria sono tutelati da una CIGS speciale che dura per tutto il periodo di durata del programma (articolo 7, comma 10-ter della legge n. 236 del 1992).
Nei prossimi mesi si potrà verificare l’interesse del mercato al rilievo anche di dette società. In conformità alle già citate disposizioni, gli acquirenti dei complessi aziendali dovranno impegnarsi ad assumere e mantenere per almeno un biennio l’occupazione individuata al momento della vendita sulla base di un piano industriale adeguatamente sostenuto finanziariamente.
Quanto, infine, al ricorso alla garanzia dello Stato prevista per le imprese in amministrazione straordinaria, si segnala che per IMT è stata richiesta ed ottenuta, previo nulla osta della Commissione europea, la garanzia del Tesoro per la concessione di un finanziamento bancario per il funzionamento dell’azienda.
Infine, per la società DEMM sono in corso le verifiche di natura tecnica ai fini dell’attivazione della garanzia dello Stato su finanziamenti necessari per il sostegno alla gestione corrente. Sarà cura del Governo fornire ulteriori informazioni sugli sviluppi della vicenda.