La Puglisi: “Donne brave e competenti”, tutte le reazioni. Diverso stato d’animo tra le fila di Sel
Bologna, i trentenni del Pd scendono in campo
Da sinistra: Luca Rizzo Nervo, Benedetto Zacchiroli, Matteo Lepore e Andrea Colombo
Bologna, 27 aprile 2013 – C’è chi si spella le mani in applausi al nuovo Governo Letta, come le parlamentari Pd Francesca Puglisi e Marilena Fabbri. E chi come Giovanni Paglia, deputato di Sel, annota con tono rassegnato: “Pare che alla fine siano morti democristiani”. I commenti lasciati sui social network dagli esponenti del centrosinistra bolognese non potrebbero essere più diversi. E restituiscono bene la spaccatura che si è consumata tra Pd e Sel a proposito del Governo di larghe intese. “Bravo Enrico Letta, gran bel Governo- si complimenta dunque Puglisi- donne brave e competenti. E ottima la scelta di Maria Chiara Carrozza al ministero dell’Istruzione. Buon lavoro a tutti”.
Auguri anche da Fabbri, che ricorda “la necessità di richiamare tutte le forze politiche ad una scelta di responsabilità istituzionale” e rimarca che “i progetti politici di Pd e Pdl rimangono antagonisti”.
Ma, aggiunge Fabbri, di fronte alle difficoltà del Paese “è necessario dare risposte urgenti in campo economico e delle riforme istituzionali, per garantire una reale alternanza di Governo”. La deputata Pd sottolinea che è la “prima volta per un dirigente Pd alla presidenza del Consiglio, generazione dei quarantenni e tante donne. Forse dalla crisi politica può nascere una nuova fase istituzionale e politica, se si riparte dalla condivisione e dal riconoscimento dei valori costituzionali come valori comuni praticati e non solo professati”. Anche il renziano Benedetto Zacchiroli apprezza tutti i ministri nominati.
In particolare, “il ministero per l’Integrazione è un fatto politico rilevante, Emma Bonino è valida davvero, ci sono un sacco di giovani e donne”. Poi aggiunge: “Quattro ministri del Pd vengono dall’Emilia Romagna. Sui nomi del Pdl preferisco non esprimermi”.
Nonostante il segretario del Pdl Angelino Alfano sia entrato nel Governo Letta come vicepremier e ministro degli Interni, il responsabile del programma del Pd di Bologna, Marco Macciantelli, sostiene che “non risultano figure discusse del Pdl” nell’elenco dei ministri. Anzi, analizza il sindaco di San Lazzaro, “il lavoro di lima sulla lista dei nomi evidenzia alcune novità. Non manca, evidentemente, il segno del compromesso, tra forze politiche che erano e rimangono distinte”.
Un Governo fatto “nell’interesse del Paese- continua Macciantelli- che dovrà dimostrare, con fatti concreti, la propria missione, affrontando la questione sociale e la riforma del sistema istituzionale”.
Macciantelli rimarca la nomina dei “due capilista del Pd in Emilia-Romagna, Josefa Idem e Dario Franceschini, insieme a Graziano Delrio, presidente Anci e sindaco di Reggio Emilia”, e a Cecile Kyenge. “Un riconoscimento al contributo della nostra regione”, lo considera il sindaco, che cita come positive anche le presenze di Flavio Zanonato e Anna Maria Cancellieri. “C’è da augurarsi che vi sia una netta in versione di tendenza nel rapporto coi territori- afferma ancora Macciantelli- per un Governo meno distante rispetto ai rapporti con le comunità locali”.
Diverso lo stato d’animo tra le file di Sel. Per Cathy La Torre, capogruppo in Comune a Bologna e membro del coordinamento nazionale dei vendoliani, le uniche note positive sono Kyenge e Idem. Il nuovo ministro per l’Integrazione “è l’unico sorriso di gioia che mi concedo- afferma La Torre- non andrebbe citata solo perchè è di colore, ma per le centinaia di battaglie che ha fatto negli anni: chi la conosce lo sa”. Quanto alle Idem, delega alle Pari opportunità, “mi piace molto- aggiunge la vendoliana- sono certa che la incontrerò presto, il mondo lgbt aspetta risposte”.
Fonte Dire